18 Novembre 2025, di Barbara Weisz – PMI.it
E’ una specie di cartellino digitale automatico il nuovo tool sulla presenza in sede, inserito in Microsoft Teams. La nuova funzionalità sarà attiva nel 2026 e svelerà da dove si sta collegando un dipendente in base alla rete a cui è connesso. Nel momento in cui accende il pc e ci si collega al WiFi, infatti, apparirà o meno la dicitura “in ufficio” se si è all’interno del perimetro della rete aziendale.
L’obiettivo è quello di rendere più facile l’organizzazione di riunioni o altre forme di collaborazione interna dando un’immediata visibilità sul modo in cui sono posizionate le persone, segnalando ad esempio chi è in smart working e chi invece in sede.
Controllo dipendenti: nuova funzione
Il sistema Microsoft è in grado di riconoscere tutte le reti di connessione aziendale, mentre non registrerà l’utente come presente nel momento in cui si troverà per esempio a casa o comunque in un luogo con coperto dalla rete aziendale. Non ci sono altre forme di localizzazione se non l’indicazione relativa sulla presenza fisica in un luogo di lavoro registrato come tale sulla rete aziendale. Secondo la roadmap ufficiale di M365, l’aggiornamento sarà rilasciato a gennaio 2026.
Quando gli utenti si connettono al Wi-Fi della propria organizzazione, Teams sarà presto in grado di aggiornare automaticamente la propria posizione di lavoro per riflettere l’edificio da cui lavorano. Questa funzionalità sarà disattivata per impostazione predefinita. Gli amministratori del tenant decideranno se abilitarlo e richiederanno agli utenti finali di aderire.
Si tratta di un meccanismo assimilabile a quello del cartellino dematerializzato che registra l’orario di ingresso e di uscita dei dipendenti. Tuttavia, in questo caso il sistema è più invasivo perché monitora la situazione in modo costante. L’opzione non si attiva automaticamente in tutte le aziende che usano Teams, ma sono il reparto IT o i decisori aziendali a decidere su utilizzarla o meno. E ogni lavoratore deve poi renderla operativa.
Le leggi italiani sul controllo a distanza
Per la compatibilità con le normative sul controllo a distanza sul luogo di lavoro, come per tutti i dispositivi di questo genere, dovrebbe essere necessario anche il consenso informato del lavoratore e, nei casi più complessi, anche un accordo sindacale. Bisognerà infatti capire se la segnalazione rivelerà la sola presenza negli uffici o se potranno essere indicate anche le reti private, ad esempio dei dipendenti che si trovano in lavoro agile.
L’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori stabilisce infatti che «gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali». Per le aziende che non hanno rappresentanza sindacale interna, vanno stipulati accordi territoriali.
